Ci sono almeno cinque ragioni per cui la riqualificazione immobiliare in Italia è un tema centrale, non solo per l’edilizia, ma per tutto il paese.
Vediamoli insieme di seguito.
1. Riqualificare un immobile è un vantaggio per l’ambiente
Come abbiamo detto all’inizio, l’ENEA ha certificato che il 40% dell’inquinamento atmosferico nel nostro paese deriva dagli immobili, residenziali e non.
Riqualificare un immobile è un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che si è data l’Europa per il prossimo futuro.
2. Riqualificare un immobile fa bene all’economia
Il mercato che occupa l’intera filiera delle costruzioni in Italia si muove – ad oggi – principalmente grazie a riqualificazioni, ristrutturazioni, risanamenti.
Il mercato delle nuove costruzioni è ridotto, mentre la compravendita trae beneficio dal maggiore valore di mercato che una riqualificazione assicura a un immobile.
La riqualificazione porta dinamicità al mercato immobiliare: perché risolve il problema degli alti costi di gestione nel caso di immobili a vocazione commerciale, e perché assicura incentivi come nel caso degli immobili residenziali.
Un dato interessante, tratto dal “9° rapporto annuale sull’efficienza energetica” di ENEA è che da quando è partito l’ecobonus in Italia (anno 2007) ci sono stati 42 miliardi di euro di interventi di riqualificazione energetica e circa 270 mila posti di lavoro diretti ogni anno.
3. Riqualificare un immobile porta con sé valore aggiunto
Il valore aggiunto del mercato dell’edilizia è tradizionalmente basso, nonostante il grande numero di imprese che operano nel settore.
Un’impresa che si occupa di riqualificazione invece lavora proprio sul valore aggiunto, punta alla qualità di materiali, tecnologie, consulenze.
Architetti, studi tecnici, realizzatori degli interventi possono far fruttare il valore creato all’interno dell’azienda in termini di competenze, svincolandosi dall’unica leva del prezzo come elemento di decisione da parte dei committenti.
4. Un immobile riqualificato vale di più
Tutti gli edifici, residenziali e non, se vengono riqualificati aumentano il proprio valore di mercato.
L’aumento di valore è certo, ma difficile ancora da quantificare, specie per gli edifici residenziali: in questi casi i cicli di compravendita sono ancora molto lunghi.
Nel caso di immobili commerciali invece i tempi si accorciano, per cui il rientro dagli investimenti in riqualificazione si può misurare non solo sui risparmi energetici e dei costi di gestione, ma anche dall’aumento del prezzo di mercato se l’immobile viene messo in vendita o dalla rendita se affittato.
5. Riqualificare un immobile bilancia spese di capitale e operative
Nel ciclo di vita di un immobile, la spesa maggiore non è quella di capitale che occorre per acquisirlo (capex), quanto piuttosto la spesa operativa (opex) legata alla sua gestione e manutenzione.
La riqualificazione agisce proprio sui costi operativi, diminuendoli in modo drastico e superando spesso gli obiettivi di risparmio posti a inizio progetto.
In ambito residenziale poi, ci sono in più altre leve per aumentare l’efficacia dell’investimento: