La riqualificazione può essere la chiave di volta del settore costi delle strutture alberghiere in questi e nei prossimi anni: un fattore determinante sia per la ristrutturazione degli hotel esistenti, sia per la progettazione delle nuove strutture in termini di elaborazione di modelli di sostenibilità.
La riqualificazione genera valore perché diminuisce i costi operativi
Abbiamo visto che entità hanno e come sono ripartiti i consumi delle strutture alberghiere: in generale il consumo medio per camera cresce con l’aumentare della fascia di prezzo e servizi, arrivando anche a 70 kWh/giorno per camera nelle strutture a 5 stelle.
Efficienza e sostenibilità sono dunque fondamentali per migliorare il conto economico di una struttura, e gli strumenti da mettere in campo possono essere molteplici:
- Apparecchiature di climatizzazione ad alta efficienza
- Sistemi di illuminazione LED che migliorino il rapporto lumen/watt
- Isolamenti e coibentazioni di involucri opachi e trasparenti, coperture, partizioni interne, controsoffitti
- Unità di recupero calore e sistemi free-cooling
- Supervisione e regolazione HVAC/clima/luci/sicurezza
- Monitoraggio energetico multi-vettore (elettricità, acqua, gas, aria) e gestione degli asset
- Energy audit, energy modelling, due diligence di sostenibilità
- Formazione del personale per la conduzione e manutenzione degli impianti di condizionamento, riscaldamento ed elettrico
- Certificazioni LEED, BREEAM, WELL
Su quest’ultimo aspetto delle certificazioni vale la pena soffermarsi un momento: le certificazioni, intese come guida iniziale delle ristrutturazioni e non come conseguenza ex post, possono portare di fatto a nuovi modelli di business.
Inseguire l’eccellenza energetica – ad esempio – può portare una struttura ad ampliare la propria offerta: hotel costretti a chiudere nel periodo invernale per via di costi energetici troppo alti da sostenere, se riqualificati, possono tenere aperti i battenti tutto l’anno.
Questo significa, in sostanza, ripagare l’investimento di riqualificazione in tempi ridottissimi, aumentare il tasso di occupazione medio delle stanze, abbinare riduzione dei costi e incremento dei ricavi con un delta positivo invidiabile.
Su questo aspetto è interessante il caso di eccellenza presentato da Armalam S.r.l. con REbuilding network all’Albergatore Day di Perugia del 2019: un hotel di nuova realizzazione è riuscito a garantirsi un costo energetico medio annuo di soli 17.000€, pari a circa 1.5€ a persona.
La riqualificazione genera valore perché aumenta il comfort e la customer satisfaction
Le persone sono disposte a pagare di più quando i servizi di una struttura alberghiera valgono il costo aggiuntivo. La riqualificazione, aumentando di molto il comfort di un hotel, è direttamente correlata all’aumento della customer satisfaction.
Una ricerca della Cornell University del 2012 ha sottolineato come un aumento di un punto del livello di soddisfazione dei clienti (su una scala da 1 a 5) permetta di aumentare il prezzo medio di oltre l’11% senza modificare la propria posizione sul mercato o il tasso di occupazione delle camere: più servizi, migliori servizi, significano un margine maggiore su cui poter contare.
Uno dei punti su cui si gioca il comfort abitativo delle strutture alberghiere è senz’altro il sonno: gli hotel sono luoghi in cui le persone si recano per svago o per lavoro e in entrambi i casi il tempo trascorso all’interno è nelle ore notturne, dormendo.
Un sonno di qualità è un fattore di comfort decisivo, anche perché incide sull’umore e sulla produttività delle persone (Rand Europe ha valutato in termini economici la perdita di fatturato data dal dormire male).